Ambienti naturali

Dighe in questione 

Grandi dighe o piccoli sbarramenti per lo sviluppo dell'Africa? Un'analisi ambientale ed etica dell'impatto delle dighe sui territori e della privatizzazione dell'acqua si ritrova in "Le guerre dell'acqua" di Vandana Shiva

Diga di Akosombo

Sul fiume Volta (fiume con regime idrometrico irregolare e a rischio di deficit idrico) è stata realizzata la diga di Akosombo che ha provocato, per mancato apporto di sedimenti, un tasso di erosione di 10-15 metri delle coste in Togo e Benin. La costruzione della diga (1964) ha dato vita al lago Volta (Volta Lake), il più grande lago artificiale del mondo, ben 8.000 km2. Tra gli obiettivi della diga: la regolazione delle piene del Volta e la produzione di energia elettrica. La diga è un progetto degli anni immediatamente successivi all'Indipendenza e fa parte dei sogni di sviluppo di Kwame N'krumah. La costruzione della diga mobilitò le popolazioni locali: circa 80.000 persone furono "spostate" per fare spazio ad una diga che si rivelò un fallimento economico e sociale

 

La conservazione delle foreste e della fauna ha una lunga tradizione tangibile nel diritto consuetudinario e in una serie di strumenti legislativi di più ampio respiro. L'unione mistica tra uomo e natura (con piante, animali o altri oggetti naturali) che sta alla base della religiosità animista, ha fatto sì che si siano sviluppati usi e costumi locali per proteggere gli elementi culturali e religiosi o le aree naturali che ospitano specie botaniche e animali di particolare valore

 

Nella zona sud-occidentale del lago Volta si estende la più grande area protetta del Paese, il Kujani Game Riserve/Digya National Park, mentre a nord-ovest del lago si trova il più famoso parco nazionale, la Mole National Park (scopri il parco, in inglese)

 

Le miniere d'oro del paese sono oggi le decime al mondo per la produzione di oro, grazie in particolar modo alla produzione delle due nuove miniere di Chirano Gold Mines e Newmont Ghana Bold. Durante la colonizzazione, il Ghana era conoscituto come la Gold Cost (la costa dell'oro). Lo sfruttamento delle miniere causa gravi devastazioni ambientali i cui effetti si ripercuotono sulle popolazioni contadine

 

La deforestazione illegale è un problema che investe il Ghana, e non solo. Si calcola che in tutta l'Africa occidentale, dal 1900, sia scomparso il 90% della foresta pluviale della cost. Nel 2008, l'Unione Europea e il governo del Ghana hanno annunciato un accordo commerciale per fermare le importazioni illegali di legname dal Paese africano verso l’Unione, e offrire ai consumatori garanzia che il legno ghanese è eco-sostenibile

 

In merito alla politica dell’acqua, la decisione del governo di avviare un processo di privatizzazione mediante un meccanismo di partenariato privato-pubblico, ha dato il via ad una mobilitazione della popolazione, mediante la creazione di una Coalizione Contro la Privatizzazione dell’Acqua

 

Rifiuti elettronici in Ghana

Il Ghana è una delle principali discariche di "rifiuti tecnologici" (materiali elettrici ed elettronici) del mondo. Il mercato di Abogbloshie nella capitale Accra ed un piccolo cantiere vicino la citta’ di Korforidua, a nord della capitale sono discariche dove i rifiuti sono riciclati in modo molto rudimentale e pericoloso, prima attraverso un disassemblaggio manuale e poi per mezzo di fuochi all’aperto. Operazioni utili ad isolare il rame dalle plastiche, per esempio. La maggior parte del lavoro viene fatto da bambini e ragazzi. I rischi per la salute sono enormi

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