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Territori urbani
La rete urbana della Repubblica del Congo è fortmente centrata sulla capitale, Brazzaville. Situata sulla sponda opposta del fiume Congo rispetto a Kinshasa, la capitale dell'altra Repubblica del Congo, Brazzaville è una delle poche città africane ad aver conservato l'antico nome coloniale. Il motivo di questa scelta risiede probabilmente nella particolarità della figura di Pietro Savorgnan di Brazzà, esploratore di origine italiana al servizio dello stato francese e fondatore della città. A differenza di molti suoi colleghi contemporanei, Brazzà fu molto attento alla cultura locale e ancora oggi è celebrato nello stato congolese dove, in segno di rispetto, nel 2006 sono state trasferite le spoglie dell'esploratore.
Durante la seconda guerra mondiale Brazzaville fu un simbolo di libertà perché ospitò il governo legittimo francese in esilio. Proprio per questo suo ruolo di primo piano, nel 1944 Brazzaville ospitò la Conferenza che doveva ridisegnare i rapporti tra la Francia e le colonie nell'epoca postbellica. Il legame con la Francia è rappresentato dal simbolo della città di Brazzaville, la torre Nabemba (foto), nota anche come torre Elf perché costruita con i fondi della compagnia petrolifera francese.
Tra il 1997 e il 2003 Brazzaville è stata teatro di uno dei più cruenti scontri armati che abbia visto il continente africano. Protagonisti in negativo di questa pagina violenta della storia congolese sono stati i guerriglieri "ninja" che hanno terrorizzato la città per oltre cinque anni.
Brazzaville concentra oggi più di un terzo della popolazione dell'intero paese e la gestione di questa popolazione crescente pone problemi sempre più rilevanti all'amministrazione della città. La seconda città per numero di abitanti è invece Pointe-Noire, situata sulla costa. La città ha assunto una notevole importanza perché situata nella zona di estrazione del petrolio.






