Realta economica

La Repubblica del Congo è un paese strategico perché ricco di risorse e dunque la sua politica è stata fortemente condizionata dalle potenze occidentali e in particolare dalla Francia.

 

La Repubblica del Congo è tra i primi dieci produttori di petrolio africani e l'impresa francese Elf-Aquitaine, oggi Total, ha avuto ed ha oggi interessi economici molto forti nel paese. Diverse fonti concordano nell'affermare che negli anni Novanta, l'impresa francese abbia sostenuto l'ex-Presidente Nguesso contro il Presidente democraticamente eletto Lissouba. Lo scontro tra i due, iniziato nel 1997, è sfociato in una guerra civile che ha riportato al potere Denis Sassou-Nguesso (foto).

 

La guerra tra le due fazioni, sostenute dalle milizie soprannominate Cobra e Ninja, è durata fino al 2002, qando i gruppi ribelli Ninja si sono arresi ed è stata avviata una transizione verso il un sistema democratico e multipartitico. Nel luglio 2009 il Presidente Nguesso è stato rieletto con oltre il 75% dei voti.

Per indicare la stretta relazione che legava alcuni paesi africani come la Costa d'Avorio, il Gabon e il Congo alla ex-madrepatria francese, è stato coniato anche un termine specifico: françafrique. Alla fine del 2009, la corte d'appello di Parigi ha respinto la richiesta dell'associazione internazionale Transparency International di avviare un'inchiesta sugli ingenti conti bancari francesi di tre Presidenti africani: Teodoro Obiang Nguema (Guinea Equatoriale), Omar Bongo (Gabon, deceduto nel 2009) e Denis Sassou Nguesso (Congo).

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