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Il 25 Maggio 1963, numerosi paesi africani, per celebrare l’indipendenza appena conquistata, si riunirono ad Addis Abeba, in Etiopia, per costituire l’Organizzazione dell’Unità Africana, sostituita nel 2002 dall’Unione Africana.
Agli occhi del mondo, quello africano è il continente della miseria, della povertà estrema dell’AIDS e della fame. Molto hanno contribuito, in questo immaginario collettivo, le campagne di marketing di numerose organizzazioni non governative. Non che l’Africa non sia martoriata da pesantissime emergenze umanitarie e piaghe sociali, questo è chiaro. Ma non rendono giustizia al Continente nero le immagini di bambini denutriti piangenti che di continuo ci vengono proposti. L’Africa è molto di più: è il continente ricchissimo di persone, culture e saperi millenari, risorse naturali e terreni fertili. L’Africa è in questo senso un continente ricco, reso in parte povero da decenni di guerre interne sanguinarie e da politiche commerciali internazionali spesso a vantaggio dei nord e sud più industrializzati. Pace, sicurezza, buon governo e rispetto dei diritti umani sono le priorità dell’Africa, assieme all’inclusione dei governi africani ai tavoli delle trattative internazionali. L’Africa deve diventare partner dei paesi occidentali, non destinatario di aiuti allo sviluppo e carità. Solo così si potranno vincere la sfida contro fame, povertà, AIDS, analfabetismo.
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Il cuore di "Mama Africa" non si è fermato a Castel Volturno il 9 novembre 2008, ma continua a pulsare nelle persone che ascoltano la sua musica ritmata e coinvolgente e la sua voce inconfondibile. Miriam Makeba nacque nel 1932 a Johannesburg in Sudafrica e fin da giovanissima sentì la vocazione per la musica: negli anni 50 aveva già fondato alcuni gruppi di musica jazz recuperando armonie della tradizione africana. Nel 1960, durante un tour negli Stati Uniti, il governo sudafricano proibì a Makeba di ritornare in patria: iniziò così un esilio trentennale che terminerà nel 1990 quando Nelson Mandela la accoglierà con tutti gli onori. Parallelamente a un successo sempre crescente e sempre più globale, Miriam Makeba moltiplicò il suo impegno contro l'apartheid e in favore dei diritti umani, diventando ambasciatrice dell'Onu e portando nel mondo l'immagine di un'Africa tenace e positiva. Negli ultimi anni di vita, benché malata, continuò a cantare e a lottare per i suoi ideali: morì improvvisamente in Italia per l'arresto cardiaco durante un concerto contro la camorra in solidarietà con Roberto Saviano.
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