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Un grido: emergenza educativa
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Come ormai succede da almeno trent'anni, i vescovi italiani scelgono di dedicare i singoli decenni ad una tematica che ritengono urgente, a cui dedicare riflessioni, corsi di formazione ed esperienze pastorali. Sono tematiche conciliari, nel senso che mirano ad attuare quel grande messaggio epocale che fu il Concilio Vaticano II, ma che nascono anche dalle sollecitazioni della realtà e rispondono quindi ai segni dei tempi.
È un fatto riscontrabile anche nelle ricorrenti polemiche dentro e fuori dalla Chiesa, che il Concilio è una miniera non ancora completamente esplorata e men che meno applicata in tutte le sue dinamiche di vita “a popolo di Dio”, di gestione sinodale della Chiesa, di dialogo con le altre chiese e le altre religioni e di rapporti simpatetici con il mondo. Basti dire che Papa Giovanni, che indisse quel Concilio con forti resistenze anche nella curia romana, lo definì “Primavera della Chiesa” e vent'anni dopo il grande teologo Karl Rahner, scrivendo proprio sull'applicazione del Concilio, intitolava la sua analisi: “L'inverno della Chiesa”.
Ma ci sono altre voci da ascoltare, su sollecitazione dello stesso Concilio, e sono quelle della storia, del mondo che turbina attorno, Detto con immagini: non c'è solo il suono delle campane, ma ci sono anche i suoni delle case, delle piazze, degli ambienti di lavoro, e le grida dei poveri vicini e lontani. C'è pure il frastuono dei media: dalla carta stampata alla radio, alla televisione, a Internet. Il tutto da confrontare con la voce del Vangelo che continua a parlare.
L'ascolto di tutte queste voci, interpretate con il Vangelo alla mano, ha prodotto quel grande “Incipit” della Costituzione conciliare “La Chiesa e il mondo contemporaneo”, che così canta: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto, e di coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
Ma veniamo al decennio 2010-2020 già iniziato. I vescovi italiani ascoltando tutte queste voci vi hanno colto quella che è stata chiamata emergenza educativa ed hanno emanato il 4 ottobre scorso gli Orientamenti pastorali con il titolo “Educare alla vita buona del Vangelo”.
Ci torneremo sopra, anche perché il tema è vastissimo. Quello che qui mi preme rilevare è una specie di grido d'aiuto per cui potremmo anche paragonarlo all'“Urlo” di Munch, che attraversa e scuote lande desolate, cumuli di nubi minacciose e fiumi in piena che tendono a traboccare.
Veramente una campana a martello per l'Italia che nella storia della cultura si è sempre segnalata per essere la società dell'educazione. Quando studiavo così venivano classificate le civiltà europee: il mondo tedesco si distingue per essere razionale, la tipica freddezza e consequenzialità tedesca. Il mondo inglese è il tipico mondo dell'empirismo, che privilegia cioè l'esperienza vissuta. Quello francese è il regno del vitalismo, del noto “slancio vitale”. L'Italia è la patria, la cultura, la civiltà della pedagogia, cioè dell'educazione.
Ora, che proprio per il nostro Paese si debba parlare di emergenza educativa la dice lunga sui cambiamenti che ci sono stati, sugli stravolgimenti e tradimenti epocali. Non per nulla ad essere in subbuglio a livello nazionale ma anche locale è il mondo della scuola, istituzione specifica per l'educazione e la cultura. E vien da pensare non solo al bullismo, ma anche ai tagli sui finanziamenti all'università e alla ricerca, come pure al precariato dei giovani appena sfornati dalle scuole.
Il documento dei vescovi dice che è necessario pensare insieme alla formazione di un'“umanità nuova”. Vi si è già applicata la Caritas, che ha messo in evidenza l'importanza di educare alle relazioni. Domenico Rosati ha colto nell'invito dei vescovi l'urgenza di tornare alla formazione politico-sociale. Ma è il caso di chiedersi con Hemimgway: “Per chi suona la campana?”. La risposta è per tutti, nessuno escluso.
Vittorio Cristelli da Vita Trentina






