Rio Mare: ecco la mia sostenibilità

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La scorsa settimana nell'articolo "Rio Mare: rompiamogli le scatole" avevamo chiesto al noto brand se
"il 100% di sostenibilità al 2017" da loro annunciato in gennaio si riferisce davvero all’esclusivo utilizzo di metodi di pesca sostenibili, come chiede Greenpeace. Con una nota dell'ufficio stampa Rio Mare ha ora chiarito meglio i suoi intenti integrando il comunicato ufficiale con il quale si era impegnata a raggiungere entro il 2017 il 100% di pesca sostenibile con un consecutivo addendum al comunicato (riportato a fondo pagina) che, in risposta alle richieste di Greenpeace rilanciate da Unimondo, ha esplicitato le modalità con cui Rio Mare intende arrivare a questo risultato. Sono inoltre riportate alcune delle azioni concrete che Rio Mare ha già intrapreso, sia direttamente con i propri fornitori, sia attraverso l’ISSF (International Seafood Sustainability Foundation), di cui è socio fondatore e sostenitore.

Allegato al comunicato stampa del 28 Gennaio 2012

Con il nostro recente comunicato stampa abbiamo annunciato l’impegno di Bolton Alimentari (proprietaria del brand Rio Mare) a raggiungere il 100% di tonno pescato con metodi sostenibili entro il 2017; A tale proposito vorremmo condividere la definizione di "sostenibili".

Certamente ad oggi i metodi di pesca quali il Pole&Line ed il FAD free sono considerati internazionalmente, soprattutto da un punto di vista di by-catch, più sostenibili rispetto ad altri; è però evidente che ad oggi non esistono ancora i volumi sufficienti (pescherecci, certificazioni FAD Free, ecc.) per permettere un passaggio in tempi brevi all'utilizzo esclusivo di tonno così pescato.

Pur consapevoli di queste difficoltà ci siamo comunque impegnati, entro il 2013, ad utilizzare il 45% di tonno pescato con questi metodi. Confermiamo quindi la nostra scelta attuale di privilegiare i metodi sostenibili quali Pole&Line, FAD Free e Free School e considereremo "sostenibile" l'utilizzo di altre metodologie di pesca solo quando vi saranno documenti scientifici riconosciuti internazionalmente che fisseranno parametri attestanti la loro sostenibilità. Questo comporterà che se entro il 2017, non vi saranno evidenze chiare circa la sostenibilità di altri metodi di pesca, considereremo per il nostro obiettivo 100% solo i metodi Pole&Line, FAD Free e Free school.

Contestualmente nell’ambito della ISSF, stiamo promuovendo il miglioramento delle attuali tecniche di pesca attraverso l’avvio del più grande progetto globale per la salvaguardia della pesca in alto mare, denominato “Major Tuna Conservation”. Questa iniziativa vede la partecipazione congiunta del WWF, Birdlife International, il NOAA (National Oceanic Atmospheric Administration) e delle RFMO (Regional Fisheries Management Organisations) e con il patrocinio della FAO. Il “Major Tuna Conservation” opererà per la riduzione dell’impatto ambientale della pesca e la diffusione delle best practice. Per questo progetto, il GEF, la maggiore organizzazione internazionale che eroga finanziamenti per progetti di tutela ambientale, metterà a disposizione 28 milioni di dollari (www.iss-foundation.org e www.thegef.org).

Considerando ciò siamo fiduciosi che gli sforzi tecnico scientifici ed economici messi in campo porteranno a positivi risultati nel miglioramento delle performance di sostenibilità dei diversi metodi di pesca, inclusa la pesca su FAD. Assicuriamo che il percorso verso questo grande obiettivo ci vedrà sempre più parte attiva e riteniamo indispensabile un costruttivo ed aperto confronto con tutti gli attori interessati per permettere di raggiungere i risultati attesi.

Vi segnaliamo inoltre che Bolton Alimentari è impegnata anche su altri aspetti relativi alla sostenibilità come quelli sociali, economici e ambientali dove sono già in corso iniziative concrete come l'utilizzo di energie rinnovabili ed interventi volti al rispetto del lavoro delle persone coinvolte nell’intera filiera di produzione dei nostri prodotti.

 

 

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