MSF: in Europa si distrugge il latte, cibo per animali ai bambini dei Paesi poveri

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Mentre i produttori di latte europei attraverso uno sciopero - che si è tenuto anche in Italia - nei giorni scorsi hanno gettando via per protesta migliaia di litri di latte, l'associazione Medici senza Frontiere (MSF) ha richiamato l’attenzione sui milioni di bambini che in Africa e in Asia sono in pericolo di vita proprio a causa della mancanza di latte. Medici Senza Frontiere ha chiesto ai donatori istituzionali di approfittare del crollo del costo del latte da 4000 a 1800 euro per tonnellata per cambiare i programmi di assistenza alimentare tradizionali per i bambini di età inferiore ai 2 anni che sono più adatti all’alimentazione del bestiame che a quella dei bambini.

"È stato testato che quando i bambini non hanno accesso alle proteine animali di base come quelle del latte, il loro cervello si sviluppa meno, così come il sistema immunitario che li rende così più vulnerabili alle malattie, la loro crescita è molto rallentata e rischiano concretamente di non raggiungere la soglia dei 5 anni" - evidenzia MSF. Ancora oggi i donatori istituzionali continuano a fornire aiuti alimentari sotto forma di cereali che non contengono proteine animali.

“Voglio essere chiaro, non stiamo dicendo di inviare l’eccesso di latte europeo nelle zone più colpite dalla malnutrizione in Africa e in Asia, ma se i governi continueranno a fornire cibo che non contiene latte, dovremo protestare allo stesso modo dei produttori di latte” - ha dichiarato Stéphane Doyon, team leader dei progetti di assistenza nutrizionale di MSF. “I bambini che nascono in alcuni paesi poveri rischiano sempre più di non sopravvivere perché dipendono da rifornimenti alimentari che non comprendono latte”.

"Gli aiuti alimentari sono legati ai prodotti agricoli in eccesso" - denuncia l'associazione. Dunque gli alimenti donati vengono scelti in base ai prodotti in abbondanza e non in base ai veri bisogni dei beneficiari. Di conseguenza oggi gli aiuti alimentari sono composti da farina amalgamata senza nessuna proteina animale, come il latte, e senza nessun minerale essenziale o vitamina. La farina amalgamata è ancora utilizzata anche se la maggior parte dei donatori europei oggi fornisce denaro per acquistare cibo, e non direttamente cibo.

La mentalità sta iniziando a cambiare. MSF supporta il nuovo approccio intrapreso dal World Food Programme (WFP) sulla qualità del cibo che deve essere pari alla quantità. Il WFP ha lanciato un’operazione per puntare l’attenzione sui bambini di età inferiore ai 2 anni e mirare a nutrirli con gli alimenti adatti e comprati, laddove possibile, nei paesi d’origine.

Il tentativo di migliorare la qualità del cibo diretto ai bambini è stato ostacolato dal costo implicito nell’aggiungere latte al tradizionale impasto. Da quando i fondi monetari a disposizione del WFP per acquistare cibo sono diminuiti del 50%, l’organizzazione si sta confrontando con una battaglia finora persa per ottenere il denaro necessario a migliorare la qualità degli aiuti alimentari diretti ai bambini.

“MSF si confronta con le conseguenze mediche legate agli aiuti alimentari di bassa qualità che arrivano nei contesti in cui operiamo, ma è compito degli stati donatori capire cosa sia necessario cambiare a livello politico per smettere di fornire ai bambini sotto i 2 anni, lo stesso cibo di cui si nutrono gli animali” - ha concluso Doyon. “Stiamo semplicemente dicendo che, come si sta cercando una soluzione per i coltivatori che stanno annegando nel latte, è necessario non dimenticare i 178 milioni di bambini malnutriti che non ne hanno nemmeno una goccia”.

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