Italia: oggi tutti a Roma e nelle piazze a difesa della Costituzione

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“Comunque vada grazie, grazie, grazie! Mancano poche ore alla manifestazione 'A difesa della Costituzione' e un primo obiettivo l'abbiamo già raggiunto” - scrive Giuseppe Giulietti di Articolo21. “Non era mai successo infatti che, intorno al tricolore e alla Costituzione si riunissero forze poltitiche, sociali, professionali, sindacali così distinte e distanti su quasi tutto il resto. Finalmente si è già realizzato uno stroardinario schieramento che, per riprendere le parole del presidente De Siervo sente la Costituzione come cosa propria, come una insostitubile carta dei valori che spetta a ciascuno difendere. Per queste ragioni al di là di quanti saremo ci sembra giusto e doverso ringraziare tutte le donne e gli uomini che hanno contribuito e in particolare le associazioni che hano dato un contributo quotidiano fattivo”.

Sono numerosissime le adesioni di associazioni e personaggi della cultura alla manifestazione di domani a Roma e in tutte le piazze d'Italia promossa da Articolo21. Aprirà il corteo un gigantesco tricolore di 200 metri quadrati ed uno striscione che dirà che la Costituzione è viva. A condurre il palco Santo della Volpe insieme ad altre giornaliste e giornalisti. La manifestazione investirà 80 e più piazze in Italia, tra cui quella di Milano con Dario Fo e Franca Rame, Vincenzo Consolo e Nando Dalla Chiesa. Ma presidi anche in tutto il mondo: da New York a Londra, da Barcellona a Praga, da Edimburgo a Madrid.

“L'Associazione 'Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla' saluta con favore ogni iniziativa tesa a difendere la Costituzione. Apprendiamo con soddisfazione che sono tanti gli appuntamenti in programma e auguriamo agli organizzatori di coinvolgere il maggior numero di cittadini” - scrive in una nota inviata ad Articolo21 il Presidente Emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. "Al contempo, la nostra associazione sottolinea con manifesta preoccupazione i reiterati attacchi a cui è quotidianamente sottoposta la nostra Costituzione. In particolar modo riteniamo doveroso denunciare i tentativi di aggressione alla Carta che passano soprattutto attraverso i propositi di riduzione dell'autonomia e dell'indipendenza della Magistratura e dalle proposte di modificare le norme che regolano il giudizio di costituzionalità delle leggi". "La preoccupazione - conclude Scalfaro - è molto forte ma, come per il referendum costituzionale del 2006, siamo certi che gli italiani sapranno ancora una volta rinnovare il proprio amore per la Costituzione Repubblicana nata dalla Lotta di Resistenza e di Liberazione".

“In un’Italia che sta vivendo la eco delle stragi volute da Gheddafi a pochi chilometri dalle sue coste, in un Mediterraneo sconvolto negli assetti economici, politici, interetnici che condizionano il futuro di tutto l’Occidente, Silvio Berlusconi ripropone con pervicacia il suo assalto alla Costituzione della Repubblica” - scrivono i promotori. “L’obiettivo è sempre lo stesso, salvarsi dai processi che lo incalzano e che, insieme con i suoi affari , nelle accuse di concussione e prostituzione minorile minano ora la sua immagine personale e la credibilità come uomo oltre che come statista. Vediamo ogni giorno il quadrato che lo difende a livello parlamentare e di tenuta del governo, toccando punte grottesche , come nel voto che legittimava la sua condotta nella telefonata in questura a Milano attorno alla “nipote di Mubarak”.

“Mentre noi scendiamo in piazza a Roma per difendere e attuare la nostra Costituzione, altre centinaia di migliaia di giovani stanno occupando le piazze di tanti paesi del mondo arabo per chiedere libertà, democrazia e giustizia. Non possiamo dimenticarlo” - afferma Flavio Lotti coordinatore nazionale della Tavola della pace. “Mentre noi manifestiamo, loro mettono a rischio la vita. Mentre ci impegniamo a difendere la nostra Costituzione, loro stanno lottando a caro prezzo per averne una. Non lasciamoli soli. Non dimentichiamo che il loro successo sarà anche il nostro”. Lotti fa quindi appello a tutti gli organizzatori e ai partecipanti “perché quella di sabato sia anche una grande manifestazione di solidarietà con i giovani e i popoli in lotta per la dignità, i diritti umani, la libertà, la giustizia, la democrazia e lo stato di diritto nel Mediterraneo e nel mondo arabo. “Lo sviluppo democratico della sponda sud del Mediterraneo rappresenta un’opportunità storica che non possiamo permetterci di sprecare. Per questo - conclude Flavio Lotti rinnovando l'appello della Tavola della pace - chiediamo all’Italia di agire concretamente, senza ulteriori indugi, contro ogni forma di repressione e di violenza, a fianco di chi sta rischiando la vita per la libertà, la giustizia e la democrazia”.

“Prima che difesa, la Costituzione va vissuta e praticata”. - sottolinea don Luigi Ciotti che non si limita ad aderire alla manifestazione, ma sollecita i cittadini alla mobilitazione. “La democrazia è incompatibile con la pigrizia, l'adesione formale, il disinteresse, l'indifferenza. La democrazia chiede a ciascuno di noi d'impegnarci quotidianamente perché la dignità e la libertà di tutte le persone sia rispettata e alimentata, perché non esistano privilegi, disuguaglianze, forme di povertà materiale e culturale, di razzismo e discriminazione. Il linguaggio della democrazia è dialogo, alfabeto del “noi”, mai monologo, parola dell’io. E la Costituzione resta la più alta sintesi del linguaggio della democrazia e delle responsabilità che ci affida”- spiega il fondatore del Gruppo Abele, una delle numerose associazioni che hanno aderito alla giornata in difesa della Costituzione.

“Legambiente aderisce alla mobilitazione di sabato e sarà in piazza perché ritiene che in questo periodo la Costituzione stia subendo degli attacchi pericolosi per la tenuta del paese” - afferma Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, "Siamo in una fase con delle grandi sfide: dalla crisi economica ai cambiamenti climatici, ma anche le grandi emergenze quotidiane. Di fronte a queste sfide, c'è bisogno di una forte coesione sociale, mentre ci troviamo davanti ad un'incapacità di produrre un progetto per il futuro del nostro paese. Tutto questo passa attraverso diverse forzature: dal funzionamento delle istituzioni al rispetto della Costituzione e delle autonomie locali, queste ultime messi in crisi dal meccanismo dei commissariamenti, che toglie il potere ai comuni e facilita le "cricche". Riteniamo indispensabile un nuovo progetto per il futuro del paese e ci preoccupano questi continui segnali, come il mancato accorpamento tra referendum e amministrative, che tocca direttamente la sovranità dei cittadini con i temi dell'acqua pubblica e del nucleare. In questo quadro, la difesa della scuola pubblica diventa un baluardo non solo per costruire la democrazia, ma anche per costruire la consapevolezza dei cittadini e la cultura universale per affrontare queste grandi sfide che ci attendono".

Conferma la sua adesione anche Ahmad Rafat, giornalista italo-iraniano e membro fondatore dell'associazione 'Iniziativa per la Libertà d'Espressione in Iran': "La Costituzione è forse il più prezioso bene che hanno i cittadini per la loro vita sociale: un bene essenziale e indispensabile. Poi se è una Costituzione come quella italiana, che rispecchia i diritti e i doveri dei cittadini all'eccellenza è un peccato che venga cambiata o manipolata. Scendere in difesa di questa Carta che regola i rapporti tra i cittadini e lo Stato è un dovere essenziale per tutti. Noi in questi giorni vediamo come i popoli del sud del Mediterraneo sono in rivolta per avere una Costituzione; pertanto noi, che ce l'abbiamo, dobbiamo sentire ancora di più la necessità di salvaguardare questo bene e di lottare per conservarlo". Non è dunque un caso che Rafat sarà sul palco di piazza del Popolo per parlare di questi temi. [GB]

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