Italia: erogato il 5 per mille del 2009, “Diventi una norma stabile”

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“Nonostante ogni anno la conferma del 5 per mille sia legata a provvedimenti dell’ultima ora e il tetto imposto sia in contraddizione palese con i principi di sussidiarietà fiscale, le scelte dei cittadini dimostrano che gli italiani ritengono essenziale investire nel terzo settore”. Così Marco De Ponte, Segretario generale di ActionAid ha commentato la classifica (in. pdf) pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate riguardo alle Onlus che hanno ottenuto il contributo del 5 per mille per l’anno 2009. L’associazione ha chiesto al governo di impegnarsi “a rendere il 5 per mille un meccanismo su cui le organizzazioni del terzo settore possano contare per una programmazione di lungo periodo, definendo con il dovuto anticipo gli investimenti che ciascuna intende fare per promuovere questo elemento di democrazia fiscale, cui altri paesi guardano con molto interesse”.

“In questo modo – ha sottolineato De Ponte – sarà possibile garantire il regolare ed efficace svolgimento delle loro attività, tutelando non solo l’operato dei lavoratori di tale settore, ma anche i diritti delle persone che di quelle stesse attività beneficiano”. Per ActionAid il 5 per mille “non deve essere utilizzato dal governo per coprire mancanze nel trasferimento di risorse come avvenuto quest’anno con una allocazione alla SLA fatta a dispetto delle scelte dei cittadini”, ma va invece valorizzato come ‘best practice’ a cui per esempio guardano con interesse altre realtà in tutta Europa, dove sono allo studio meccanismi simili. “L’importanza conferita dai cittadini al 5 per mille deve essere rispettata e valorizzata lasciando libero il contribuente di decidere dove destinare la sua donazione”.

In effetti lo stanziamento del 5 per mille è stato, quest’anno, un lungo “braccio di ferro” tra governo e associazioni. Già a novembre e poi ancora lo scorso dicembre il Forum del Terzo Settore aveva denunciato lo stravolgimento da parte del governo dello stanziamento che l’esecutivo intendeva di fatto ridurre all’1 per mille destinando la somma raccolta solo un quarto al volontariato e il resto allo Stato. Successivamente, a seguito anche di diverse manifestazioni, a fine dicembre il governo manifestava l’intenzione di reperire le risorse necessarie al rifinanziamento del 5 per mille inserendolo nel decreto mille proroghe: una scelta che il Forum salutava positivamente, ritenendo però “inaccettabile che, ogni anno, il mondo del volontariato e del terzo settore debba protestare, manifestare e persino scendere in piazza per il 5 per mille che, puntualmente, sarebbe altrimenti dimenticato o tagliato nelle risorse”. E a gennaio, con una lettera inviata ai Senatori delle Commissioni competenti, il Forum del Terzo Settore chiedeva di “presentare emendamenti al Decreto affinché vengano reintegrati i fondi destinati al 5 per mille”.

“La somma complessiva attribuita quest’anno con le dichiarazioni dei redditi ammonta a 420 milioni di euro” – riporta il comunicato dell’Agenzia delle Entrate (in .pdf). Di questi, oltre 412 milioni sono stati ripartiti tra gli enti aventi diritto. Si tratta di 14,5 milioni di euro in più rispetto al 2008. E’ cresciuto di quasi un milione anche il numero dei contribuenti che hanno esplicitato la loro preferenza. Le scelte dei cittadini premiano il volontariato, mentre l’università (63,6 milioni di euro) scavalca la ricerca sanitaria (61,3 milioni di euro). Per il quarto anno consecutivo i contribuenti hanno indirizzato le proprie preferenze sulla categoria delle Onlus e del volontariato che riceverà per il 2009 ben 267,7 milioni di euro. Chiudono la graduatoria i Comuni di residenza del contribuente, ai quali vengono assegnati 13,2 milioni, e le associazioni sportive dilettantistiche, cui andranno circa 6,1 milioni di euro.

C’è da augurarsi, come sottolineava qualche mese fa una nota del Forum del Terzo Settore, che “la norma del 5 per sia stabilizzata, in quanto concreto esempio di sussidiarietà, apprezzato ogni anno da oltre milioni di contribuenti, volano moltiplicatore di azioni volte al bene comune”. [GB]

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