Italia: approvata la legge che sanziona l'infibulazione

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Amnesty International esprime apprezzamento per l"approvazione, da parte della Commissione giustizia del Senato, della legge che istituisce il reato di mutilazione genitale femminile. "Questa legge era uno degli obiettivi della nostra campagna "Mai più violenza sulle donne", lanciata da Amnesty International nel 2004 a livello mondiale" - ha dichiarato Fosca Nomis, vicepresidente dI Amnesty Italia che ha sottolineato anche "l"accento che la legge pone sulle azioni di sensibilizzazione, informazione, ricerca, cooperazione, valorizzazione e coinvolgimento di tutti gli operatori".

"Le mutilazioni genitali femminili sono pratiche orribili, che sono spesso causa di morte e sempre di traumi indelebili" - ha proseguito Nomis. "Vanno impedite e punite con le leggi e col coraggioso lavoro che, specialmente nei paesi africani, portano avanti le organizzazioni femminili". "Con l"adozione di questa legge, l"Italia ha fatto una scelta in favore del rispetto dei diritti umani. Attendiamo ora l"approvazione della legge sull"introduzione del reato di tortura nel codice penale, che la Sezione Italiana di Amnesty International sollecita ormai da quindici anni" - ha concluso Nomis.

Anche "Non c'è pace senza giustizia", che da anni conduce un programma internazionale per l'abbandono della pratica delle Mutilazioni genitali femminili esprime soddisfazione. "Si è trattato di un "ciclo virtuoso" che si è innescato grazie al recente intervento del Presidente Casini e alla determinazione dei parlamentari di Camera e Senato che per quattro anni hanno lavorato sul dispositivo e che, su sollecitazione delle organizzazioni non governative e delle donne africane in Italia, hanno recepito l'urgenza di farla approvare entro la fine dell'anno" - commenta Sergio Stanzani, presidente dell''associazione augurandosi che il Presidente Ciampi renda omaggio alla celerità e all'impegno dimostrati da Camera e Senato in questi ultimi giorni regalandoci, entro la fine dell'anno, la sua firma sul dispositivo finale. "Le donne africane in Italia e le bambine che vivono nel nostro paese gliene saranno grate. Con questa legge infatti si aprono anche nuove prospettive di informazione e di formazione degli operatori sanitari italiani che contribuiranno in modo sostanziale a ridurre i gravi rischi a cui ogni anno migliaia di bambine vengono sottoposte in totale clandestinità" - conclude il comunicato .

Il testo sull'infibulazione è stato approvato all'unanimità in sede deliberante. Il Senato ha dimostrato ''grande sensibilità e attenzione - commenta in una nota il ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo -. Un voto all'unanimità, giunto a sole 48 ore dall'approvazione della Camera dei Deputati e che segna il virtuoso capolinea di un disegno di legge che qualifica il nostro Parlamento''.

''Il testo approvato oggi allinea in questa materia l'Italia alle legislazioni più avanzate del mondo, prevedendo una fattispecie di reato specifica duramente punita e perseguibile anche se commessa all'estero''. La legge, ''oltre a presentare un inasprimento del profilo repressivo, prevede una serie di azioni di carattere culturale e formativo dirette alle comunità che ancora praticano le mutilazioni e che sono residenti nel nostro Paese. E' previsto inoltre - spiega Stefania Prestigiacomo - un coordinamento delle attività di informazione, sensibilizzazione culturale e prevenzione promosse dagli enti locali nonché delle attività di formazione del personale sanitario che si trova spesso ad affrontare situazioni complesse, sia sul piano clinico che psicologico, legate alla realtà dell'infibulazione''.

Di ''un grande passo in avanti per il nostro Paese che è ormai terra di nuova integrazione di razze, culture e religioni'' parla la senatrice della Margherita Marina Magistrelli, già relatrice del ddl sull'infibulazione. ''La nuova legge colma una lacuna legislativa del nostro ordinamento. Certo - aggiunge Magistrelli - dovrà essere sperimentata e, dopo un attento monitoraggio sulla sua applicazione, potrà essere anche perfezionata e adeguata alle esigenze che si presenteranno. E' comunque - conclude la parlamentare - uno strumento importante, per le tante donne extracomunitarie che vivono in Italia''. [GB]

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