2 Ottobre

Giornata internazionale della nonviolenza

ariachetira.blogspot.com

Nonviolenza. Si scrive tutto attaccato, in una parola sola. Non indica semplicemente un “no alla violenza” ma un atteggiamento attivo di difesa e miglioramento della società. Un'aspirazione etico-morale che più di una volta, nella storia, s’è trasformata in arma politica. Sinonimo di pace, giustizia e libertà. Un autentico progetto costruttivo dunque, anziché un generico pacifismo passivo.

 “La nonviolenza è più potente di qualsiasi arma di distruzione che il genere umano possa concepire”, disse il Mahatma Gandhi, figura di riferimento del movimento nonviolento. Tanto che è proprio nella data di nascita del Mahatma, il 2 ottobre, che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di istituire la Giornata mondiale.

La figura di Gandhi è il riferimento etico-filosofico alla base del moderno pensiero nonviolento, anche se radici culturali della nonviolenza si ritrovano in tutte le religioni e nelle opere di numerosi pensatori di tutti i secoli. In campo internazionale l’azione nonviolenta continua ad essere una strategia di lotta per rivendicare i propri diritti senza l’uso delle armi, come per la resistenza tibetana guidata dal Dalai Lama. In Italia, figure di riferimento sono state, tra le altre, Aldo Capitini, Danilo Dolci, Don Tonino Bello.

Cosa fare oggi?

Accadde oggi:

  • 1789: George Washington proclama il primo giorno del ringraziamento.
  • 1837: Samuel Morse brevetta il suo codice, detto codice morse.
  • 1869: nasce Mohandas Karamchand Gandhi, detto Mahatma, leader della resistenza non violenta che ha portato l'India all'indipendenza.
  • 1993: viene ucciso da un cecchino Gabriele Moreno Locatelli, pacifista italiano che si era recato a Sarajevo allo scopo di manifestare a favore di una soluzione pacifica della guerra civile tra etnie bosniache e serbe.
  • 1954: nasce Al Sharpton, religioso statunitense, grande attivista a sostegno dei diritti umani. Nel 1971 ha fondato il National Youth Movement, un movimento che combatteva il fenomeno della droga tra i giovani. Ha anche creato la National Action Network, un'organizzazione nata per aiutare i bambini di colore che vivono nei quartieri poveri ed è stato uno dei principali organizzatori dei movimenti di protesta sorti contro il razzismo delle forze dell'ordine.
  • 1971: muore Aldo Castellani, medico italiano, scopritore del microrganismo che attraverso la puntura della mosca tse-tse provoca la malattia del sonno nell'Africa Tropicale.
  • Riunificazione della Germania.

2 Ottobre nel mondo

  • Corea del Sud: giorno della fondazione nazionale
  • Germania: giorno dell'unità tedesca
  • Iraq: indipendenza dal Regno Unito, 1932

Mohandas Karamchand Gandhi

Peacelink.it

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Passato alla storia come Mahatma (“grande anima”), profeta della nonviolenza (“ahimsa”, che implica un atteggiamento attivo e positivo a dispetto della traduzione), simbolo dell’indipendenza dell’India, Gandhi (1869-1948) è ricordato con il suo dhoti bianco mentre digiunava oppure mentre guida scioperi e marce. Tuttavia la sua storia ci parla di un agguerrito avvocato, nativo del Gujarat, che dopo aver compiuto gli studi in Inghilterra, comincia a lavorare in Sudafrica dove, tra il 1893 e il 1914, diventa il leader degli indiani nel paese, attuando le prime forme di resistenza civile (tra cui il “satyagraha”, un termine che significa “sedersi accanto”, passato per indicare lo sciopero della fame) per la rivendicazione di diritti e libertà. Tornato in India nel 1915 inizia una lunga campagna per l’indipendenza del paese: innumerevoli sono le sue iniziative, gli episodi di disobbedienza civile, i suoi richiami alla nonviolenza pur in presenza di scontri e massacri perpetrati dall’esercito britannico, i suoi discorsi politici sempre accompagnati da una profonda etica e spiritualità. Nel 1921 fonda il Partito del congresso, nel 1930 guida la “Marcia del sale” contro la tassa e il monopolio coloniale: in questi anni viene arrestato più volte. Ritiratosi dalla politica attiva Gandhi continua la sua lotta che prevede anche una rinascita religiosa. L’effettiva indipendenza indiana, avvenuta nel 1947, addolora Gandhi perché produce una guerra civile tra mussulmani e indù e la creazione del Pakistan. Il Mahatma viene assassinato nel 1948: da allora il suo pensiero e la sua azione sono uno dei cardini di un metodo politico sempre alternativo alla violenza.

Per approfondire.

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Il tutto è stato raccolto in un opuscolo edito dalla PAT dal titolo "Una persona un giorno".