10 Gennaio

Giornata internazionale per i diritti dei non fumatori

civisonline.it

Preferisco l'aria”. Questo lo slogan utilizzato dal comitato organizzatore della Giornata nazionale per i diritti dei non fumatori. L’aria è un bene comune, di prima necessità e di tutti. Proprio come l’acqua, per i territori che non l’hanno ancora privatizzata. Respirare aria buona è quindi un diritto ma questo diritto viene spesso violato.

Fino a pochi anni fa il fumo ha costituito una costante in bar, ristoranti, cinema, mezzi di trasporto, nelle scuole e persino negli ospedali, esponendo un gran numero di persone al cosiddetto fumo passivo. Quest’ultimo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, fa aumentare il rischio tumorale del 20-30% compromettendo la salute.

A partire dal 10 gennaio 2005, in Italia è in vigore la Legge Sirchia, che proibisce espressamente il fumo nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto. La legge ha costituito un modello per il resto d’Europa, che in poco tempo ha adottato misure antifumo analoghe.

Queste misure sono espressione di civiltà e rispetto dei diritti, oltre che costituire una tutela per la salute dei cittadini, fumatori e non. La mortalità per eventi cardiovascolari legati al fumo è diminuita dal 2005 a oggi di 11 punti percentuali nella fascia di età più a rischio (tra i 35 ai 64 anni).

Cosa fare oggi?

Se fumi, sospendi almeno per un giorno. Se non fumi chiedi ai fumatori di smettere.

 

Accadde oggi:

  • 1920: la Società delle Nazioni Unite si riunisce per la prima volta per porre fine alla Prima Guerra Mondiale, con la ratifica del Trattato di Versailles.
  • 1926: nasce Nicola Matteucci, politologo italiano, fondatore della rivista Il Mulino e dell'omonima casa editrice nonché dell'Istituto Carlo Cattaneo.
  • 1946: prima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a Londra.
  • 1957: muore Gabriela Mistral prima donna latinoamericana insignita del Premio Nobel per la Letteratura.
  • 1966: India e Pakistan firmano accordi di pace.
  • 1999: muore Fabrizio De Andrè cantautore che fece degli emarginati, diseredati e deboli i suoi eroi.
  • 2009: muore Giorgio Mondadori, editore italiano, fondatore della casa editrice Mondadori.

10 Gennaio nel mondo

  • Benin: festa del Vodù

Khan Badshah

En.wikipedia.org

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Nato nell’odierno Pakistan Khan Badshah (1890-1988) fu uno dei principali collaboratori di Gandhi nel movimento non violento di liberazione dell’India. Da musulmano partecipò a tutti gli eventi che portarono alla fine dell’impero britannico cercando sempre di unire alle rivendicazioni politiche progetti di convivenza pacifica e di miglioramento delle condizioni economiche dei poveri. Durante gli anni della lotta gandhiana fu arrestato più volte ma non abdicò mai agli ideali di riconciliazione e di tutela dei diritti umani. Nel dopoguerra fu uno strenuo oppositore della separazione tra indù e musulmani che portò alla nascita di tre entità separate: l’India, il Bangladesh e il Pakistan. Scelse di diventare cittadino pakistano ma fu perseguitato ancora per le sue idee di pace e per la sua contrarietà frontale alla guerra contro l’India. Durante i lunghi anni di carcere e di esilio (dal 1964 al 1972) Khan Badshah operò per la democrazia e la riappacificazione tra le diverse religioni. Morì in Pakistan agli arresti domiciliari nel 1988, diventando un punto di riferimento di un islamismo pacifista e tollerante.

Per approfondire.

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Il testo è riproducibile in parte o in toto da tutti i media italiani citando la fonte e dandone comunicazione a Unimondo.
Se il lettore nota carenze od omissioni può scrivere a [email protected] Le descrizioni dei personaggi qui riportate sono state rese possibili grazie al sostegno della Provincia Autonoma di Trento (PAT).
Il tutto è stato raccolto in un opuscolo edito dalla PAT dal titolo "Una persona un giorno".