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Valente: «Senza il reato di molestie, quanto accaduto sul Peschiera-Milano è punito come uno schiamazzo»
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Foto: Christian Lue da Unsplash.com
«C’è un disegno di legge per istituire il reato di molestie sessuali, fermo nelle commissioni Giustizia e Lavoro al Senato. Sarebbe utile per completare il quadro degli strumenti di contrasto alla violenza maschile». E’ quanto ricorda la presidente della Commissione D’Inchiesta sul Femminicidio, la senatrice Valeria Valente, in questa intervista per Vita. «Un caso come quello del treno da Peschiera a Milano rientra nel reato di violenza sessuale o rischia di rimanere un fatto quasi irrilevante per l’ordinamento penale, al pari di uno schiamazzo notturno»
«C’è un disegno di legge per istituire il reato di molestie sessuali, fermo nelle commissioni Giustizia e Lavoro al Senato. Sarebbe utile per completare il quadro degli strumenti di contrasto alla violenza maschile». E’ quanto ricorda la presidente della Commissione D’Inchiesta sul Femminicidio, la senatrice Valeria Valente, in questa intervista esclusica a Vita. «Un caso come quello del treno da Peschiera a Milano rientra nel reato di violenza sessuale o rischia di rimanere un fatto quasi irrilevante per l’ordinamento penale, al pari di uno schiamazzo notturno»
Senatrice Valente, cosa prevede il disegno di legge?
Il disegno di legge a mia prima firma istituisce il reato di molestie sessuali, prevedendo che 'chiunque, con minacce, atti o comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, in forma verbale o gestuale, reca a taluno molestie o disturbo violando la dignità della persona è punito con la pena della reclusione da due a quattro anni'. Questo a patto che il fatto non costituisca più grave reato.
Si colmerebbe così un vuoto legislativo…
Esatto. Attualmente in un caso come quello del treno da Peschiera a Milano rientra nel reato di violenza sessuale o rischia di rimanere un fatto quasi irrilevante per l’ordinamento penale. Ma quei comportamenti che possono anche non prevedere palpeggiamenti e contatti fisici indesiderati, e che fanno sentire la vittima in pericolo, vessata sessualmente e in una condizione di forte disagio emotivo e psicologico, in ragione del fatto di essere una donna, non sempre possono rientrare nel reato di violenza sessuale e in questo caso possono essere poi puniti solo attraverso fattispecie molto blande come la violenza privata, al pari degli schiamazzi notturni di un vicino di casa particolarmente rumoroso. Ora tra la violenza privata e la violenza sessuale, molto più grave, c’è un vuoto, una zona grigia indefinita in cui può agire il magistrato, ma a sua discrezione.
Perché è bene e utile invece coprire quel vuoto?
Così che tutti quei comportamenti che non potranno essere considerati o provati come violenza sessuale siano comunque punibili e in maniera seria e rigorosa almeno come e in quanto molestie sessuali. Il ddl prevede anche aggravanti nel caso delle molestie sul luogo di lavoro e a scuola, agite insomma nell’ambito di un rapporto di subordinazione. La perseguibilità è per querela entro 12 mesi. Io generalmente sono contraria all'istituzione di nuove fattispecie di reato e ad aumentare soltanto le pene perché, come sappiamo, la violenza contro le donne ha una matrice culturale. Tuttavia istituire il reato di molestie sessuali è davvero necessario per inquadrare e punire comportamenti precisi.
A che punto è l’iter?
È all’esame delle commissioni Giustizia e Lavoro del Senato. Era stato anche inserito nel calendario per l’aula, ma all’ultimo miglio non si è trovato l’accordo per la non condivisione di un termine. Per questo di fronte alle dichiarazioni sdegnate e allusive sull’immigrazione di Meloni e Salvini ho chiesto loro di fare meno propaganda e di votare la legge. È un ddl che va di pari passo con l’altro che abbiamo depositato, secondo cui ogni volta che una donna non dice Sì è violenza, un testo che nei fatti sposta l'attenzione e chiede finalmente che, in sede processuale, si dimostri che l'uomo abbia ottenuto il consenso della donna all'atto sessuale e non la donna a dover dimostrare di essersi opposta a comportamenti indesiderati, cosa ripeto per nulla facile da provare (pensiamo alla donna costretta ad atti sessuali sotto effetto di alcol o drogata)...
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