Parola di Xi. Il Congresso del Pcc

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Riportiamo da ChinaFiles questa sintesi di quanto detto da Xi Jinping nel  XX Congresso del Partito comunista cinese, iniziato il 16 ottobre a Pechino.

Nella Grande sala del popolo (nell‘immagine di copertina) era assente  l’ex presidente Jiang Zemin, presente invece il più anziano ex membro del Comitato permanente del Politburo, il 105enne Song Ping. Iniziato poco dopo le dieci ora locale, il discorso di apertura di Xi Jinping è durato 1 ora e 45 minuti, quasi l’esatta metà rispetto alle 3 ore e mezza del Congresso precedente. Tra i termini più ripetuti quelli sulle “sfide” e i “rischi” sia attuali che futuri, come il problema demografico e la lotta al Covid (alla strategia nazionale è stato riconosciuto il merito di aver “protetto la vita delle persone”).

La parola “sicurezza” è stata citata ben 50 volte, in quanto ad esempio “fondamento” del ringiovanimento nazionale. Proprio per raggiungere questo importante obiettivo storico serve l’ “unità” dei membri del Partito. Xi ha menzionato anche l’“unità di tutti i gruppi etnici e dei cinesi residenti all’estero”, i cosiddetti “cinesi d’oltremare” (non è stata menzionata, tuttavia, la regione autonoma del Xinjiang). Punto centrale anche l’ “unità ideologica”, sia per influenzare le nuove generazioni con il patriottismo, la cultura tradizionale e la “cultura socialista” che per promuovere la “storia della Cina” all’estero nel modo corretto.

Il segretario generale ha ribadito che lo “sviluppo economico è la prima priorità”, ma bisogna focalizzarsi sulla qualità: citando il modello della “doppia circolazione”, Xi ha sottolineato l’importanza di combinare il potenziamento dei consumi interni e della resilienza delle catene di approvvigionamento. Traiettorie ben chiare per un modello cinese i cui punti di forza sono lo sviluppo tecnologico, ma anche la protezione dei diritti umani e la democrazia, che Xi definisce “a tutto tondo”.

L’applauso più lungo dei presenti è seguito al passaggio dedicato a Taiwan. Si è menzionata, come da prassi, la “riunificazione”: il paese la porterà a termine senza rinunciare “all’uso della forza”, ma mostrando rispetto nei confronti “i compatrioti di Taiwan”. Anche in riferimento ai cittadini di Macao e Hong Kong (che Pechino è riuscita a riportare “dal caos all’ordine”) si usa il termine “patrioti”: Xi ha elogiato il principio “un paese, due sistemi” per aver garantito la crescita economica a entrambe le aree. Poi, sono stati celebrati il completamento della riforma delle forze armate e i risultati della lotta alla corruzione. Se a giugno scorso Xi aveva detto che la campagna di era conclusa con una “vittoria schiacciante”, ieri ha asserito che il Pcc deve continuare a “purificarsi”, in quanto la corruzione “è il più grande tumore che danneggia la vitalità e il potere di lotta del Partito”...

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