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Ucraina: la guerra fa aumentare anche gli incendi boschivi
Sicurezza
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Foto: Maxim Tajer da Unsplash.com
Gli attacchi russi su larga scala hanno provocato, tra le altre conseguenze, un forte aumento degli incendi di boschi e campi in Ucraina. La guerra rende più complicato contrastarli, tra carenza di risorse e pericoli legati alle mine.
Negli ultimi decenni gli incendi di boschi e altri ambienti naturali sono diventati sempre più frequenti e estesi in Europa, e il riscaldamento globale li renderà ancora più comuni in futuro. L'Ucraina non fa eccezione: anche lì gli incendi sono un problema crescente. Ma l'enorme aumento di incendi nel paese a partire dal 2022 non è tanto legato al cambiamento climatico, bensì all'invasione militare su larga scala da parte della Russia.
L'Ucraina è uno dei paesi europei che brucia di più
Gli incendi boschivi costituivano un grave problema in Ucraina anche prima dell'aggravarsi del conflitto con la Russia lo scorso anno. "I boschi ricoprono il 18,5% del territorio ucraino, e circa un terzo di questi boschi è formato da pini altamente infiammabili", dice Johann Goldammer del Global Fire Monitoring Center (GFMC). Tra il 2020 e il 2022, la superficie di territorio andata in fumo in Ucraina è stata maggiore a quella bruciata in qualsiasi paese dell'Unione europea, compresi quelli mediterranei, soprattutto a causa dei grandi incendi verificatisi nel 2020 e degli scontri militari con la Russia nel 2022.
L'eredità di Chernobyl
Le tracce lasciate dalla catastrofe nucleare di Chernobyl del 1986 rendono ancora più complicata la gestione degli incendi in Ucraina. La "zona di alienazione" attorno all'ex centrale nel nord del paese contiene ancora degli alti livelli di particelle radioattive, che in caso di incendi si possono diffondere anche altrove. È quello che è successo nel 2020, quando un'ondata di incendi nell'area ha finito per minacciare anche Kyiv, che si trova poco lontana. Riuscire a prevenire e gestire gli incendi è quindi ancora più cruciale in questa zona del paese.
La pratica di bruciare ramaglie e scarti delle attività agricole era tradizionalmente la causa principale degli incendi in Ucraina. Benché sia vietata, è una pratica che rimane diffusa – è stata invece quasi abbandonata in altri paesi europei, anche grazie agli incentivi offerti dall'Unione europea per promuovere altre modalità di gestione degli scarti agricoli. In Ucraina sono soprattutto i piccoli proprietari terrieri che continuano a bruciare scarti e sterpaglie, in assenza dei mezzi finanziari necessari per adottare tecniche di altro tipo.
L'agricoltura interessa oltre il 70% del territorio ucraino: i fuochi che vengono accesi dai contadini in primavera e in tarda estate, dopo il raccolto, costituiscono i principali inneschi degli incendi su vasta scala. Se finiscono fuori controllo, i fuochi attivi sui campi o al loro limitare possono estendersi ai boschi nelle vicinanze e provocare vere e proprie devastazioni. In generale gli incendi in Ucraina dipendono dunque più dalla negligenza che da atti dolosi...






