Argentina: tolta l'amnistia ai responsabili dei desaparecidos

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Il 12 agosto la Camera dei Deputati argentina ha dichiarato nulle e vuote le leggi del punto finale e dell'obbedienza dovuta. Tali leggi, note anche come leggi di amnistia, incompatibili con gli obblighi internazionali dell'Argentina di indagare, processare e punire gli autori dei crimini contro l'umanita' commessi durante il periodo del governo militare, sono state per anni un ostacolo alla verita' e alla giustizia per le vittime delle violazioni dei diritti umani.

"L'Argentina ha compiuto un passo avanti per porre fine agli effetti deleteri delle leggi di amnistia, per dare alle vittime ed alle loro famiglie la giusta opportunita' di ottenere verita' e giustizia" ha dichiarato Amnesty International.

Amnesty International ha apprezzato i recenti pronunciamenti di alcuni giudici argentini nel considerare le leggi di amnistia nulle, vuote e incostituzionali. Queste decisioni hanno aperto la strada ad una effettiva praticabilita' della giustizia in Argentina, tuttavia, sono in attesa di un pronunciamento definitivo da parte della Corte Suprema.

Viene salutata con favore anche la decisione del Presidente argentino Néstor Kirchner di aderire alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla non applicabilita' di leggi di prescrizione a crimini di guerra e crimini contro l'umanita' e la presentazione al Congresso di un disegno di legge per rendere la Convenzione costituzionale.

Tra gli intellettuali si è aperto un dibattito tra le similitudini tra il presidente argentino Néstor Kirchner e quello brasiliano Luis Inácio Lula da Silva, ma gli spagnoli parlano del Sud America come un esempio della guidata da una "sinistra responsabile" con più differenze che affinità.

Le nuove generazioni vedono con preoccupazione gli eventi del recente passato che sono state segnate da dispersi, morti, torture, e attacchi militari tra cui le isole Falklands causate dalla irresponsabilità della dittatura militare. Il settore delle organizzazioni di disoccupati piqueteros, hanno organizzato una mobilitazione con un accampamento in Plaza de Mayo per chiedere garanzie sociali e il rispetto dei diritti umani.

Fonte: Amnesty International, Radio Netherlands, Latin America in movement, Argentina Indymedia

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