La regressione democratica

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Alain-Gérard Slama
Edizioni Spirali, 2006, pp. 327,  25

Il volume, insignito del Grand Prix dell'Accademie de France, affronta i temi oggi centrali della rappresentanza parlamentare e sindacale, del dialogo sociale, del ruolo della società civile, del federalismo, del multiculturalismo, dei conflitti di memoria, delle discriminazioni positive, della laicità, dell'esclusione e della penalizzazione dei rapporti sociali. "L'Italia e la Francia sono senz'altro i paesi che, per ragioni differenti, risultano più fortemente implicati in tali questioni: l'Italia perché l'unità dello Stato risale a tempi non lontani, la Francia perché deve la sua unità allo Stato e perché non esisteva prima dello Stato in quanto nazione" - scrive l'autore.

Il triplice scacco analizzato in questo libro è la disattesa di tre speranze. La prima speranza è stata formulata all'indomani della Seconda guerra mondiale quando gli stati democratici europei hanno creduto di poter fondare l'unità politica del continente sulla presa di coscienza di interessi economici comuni. La seconda speranza è comparsa negli anni Sessanta e Settanta quando, sulla scia della Svezia e della Germania, la conversione delle sinistre socialiste al capitalismo è stata considerata un fatto pressoché compiuto. La terza speranza è nata alla fine degli anni Ottanta quando il crollo del modello sovietico dava la sensazione che la democrazia liberale si sarebbe imposta all'insieme del mondo.

Alain-Gérard Slama, formatosi all'㉀cole Normale Supérieure, è docente a Sciences-Po, Institut d'㉀tudes Politiques di Parigi. Editorialista a "Le Figaro", "Le Point", "France-Culture" ha pubblicato fra l'altro "Les chasseurs d'absolu e L'Angélisme exterminateur".

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