Governo, le ong: “Nominare un vice ministro alla cooperazione e aumentare le risorse”

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Come CINI, il Coordinamento Italiano Ong Internazionali, prendiamo atto dell’indicazione emersa dalle urne domenica scorsa e rivolgiamo alcune raccomandazioni al prossimo Presidente del Consiglio dei Ministri e a tutti coloro che avranno nella prossima Legislatura un ruolo istituzionale”. Così il Cini si rivolge alle forze politiche che hanno vinto le elezioni e che saranno incaricate di formare il nuovo Governo.

Afferma il Cini: “La politica estera, nei prossimi anni, sarà uno dei cardini per affrontare le sfide che il nostro tempo ci pone. Strumento di questa è la cooperazione allo sviluppo, così come indica la Legge 125/14, che la definisce come parte qualificante della politica estera italiana, un elemento, quindi, essenziale nelle relazioni internazionali ed europee che nei prossimi anni diventeranno per il nostro Paese sempre più rilevanti”. 

L’agenda di Governo, come gli ultimi anni di pandemia e crisi climatica, conflitti crescenti ed aumento delle diseguaglianze su scala planetaria ci hanno indicato, dovrà sempre più conciliare gli impegni nazionali con lo scenario globale per avere una visione complessiva su quale debba essere il ruolo dell’Italia come protagonista in Europa e nel mondo – ha sottolineato Raffaele K. Salinari, portavoce di Cini -. Per questo ribadiamo l’importanza che al MAECI sia nominato un vice ministro preposto alla cooperazione allo sviluppo, come previsto dalla Legge 125/14, e di riprendere il percorso verso l’aumento delle risorse destinate alla cooperazione internazionale, così come sottoscritto in sede internazionale, con l’obiettivo di portarle entro il 2030 allo 0,70% della ricchezza del Paese, con un obiettivo intermedio dello 0,50% entro il 2027. – conclude Salinari –...

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